Test del microbioma intestinale

Test della flora batterica intestinale

Quando si parla di batteri intestinali, vengono spesso utilizzati termini diversi: flora intestinale, microbiota o microbioma. Poiché il termine "microbioma" è più noto al grande pubblico, abbiamo scelto di chiamare questo test "analisi del microbioma". Il microbioma è l'insieme di tutti i batteri che vivono nell'intestino, e possono essere fino a centomila miliardi di batteri di diverse specie. Le 30 specie più importanti, chiamate "core microbiota", sono quelle analizzate in questo test.

Quando è utile un esame intestinale?

Di seguito troverai diverse informazioni sui benefici del microbioma per la salute.

• Un intestino con una parete intestinale sana è fondamentale per assorbire le sostanze nutritive essenziali dal cibo. Il batterio Akkermansia è essenziale per mantenere la salute della parete intestinale. È quindi importante che questo batterio sia presente in quantità sufficiente nell'intestino.

• I batteri intestinali svolgono un ruolo cruciale nel rafforzare il sistema immunitario e prevenire le allergie. Una flora intestinale poco diversificata porta a una minore produzione di anticorpi nell'intestino. Questi anticorpi specifici aiutano a neutralizzare le sostanze dannose prodotte da agenti patogeni all'interno dell'intestino.
• I batteri intestinali influenzano positivamente il metabolismo del glucosio, riducendo così il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
• Il batterio Prausnitzii, presente nell'intestino, ha proprietà antinfiammatorie. Pertanto, le infiammazioni intestinali sono spesso legate a un'alterazione del microbioma.

• Il microbioma e i disturbi intestinali. Nelle persone affette da sindrome dell'intestino irritabile, una maggiore diversità di batteri nell'intestino crasso contribuisce ad alleviare i sintomi.

• Una minore diversità di batteri intestinali è stata associata a un maggiore rischio di obesità.

L'elenco dei benefici del microbioma per la salute è lungo. Un'analisi del microbioma intestinale può fornire preziose informazioni sullo stato di salute generale. La Fondazione per lo studio delle malattie dell'apparato digerente ha dedicato una pagina specifica a questo argomento. Un'analisi del microbioma intestinale ti permette di conoscere la composizione della tua flora batterica intestinale e di individuare eventuali aree di miglioramento.

Malattie legate al microbioma

- Sovrappeso
- Diabete di tipo 2
- Steatosi epatica non alcolica
- Malattie cardiovascolari
- Malattie infiammatorie croniche intestinali (Morbo di Crohn - Colite ulcerosa)
- Allergie (Eczema - Asma - Rinite allergica)
- Disturbi neurologici

Anche la sindrome metabolica è stata collegata al microbioma. Recentemente, la rivista Clique, supplemento del settimanale Elsevier, ha pubblicato un articolo sul microbioma intestinale e la sindrome metabolica. In questo articolo, Jos Seegers, microbiologo, approfondisce questa relazione.

Alimentazione e microbioma: un binomio inscindibile

L'alimentazione e il microbioma sono strettamente collegati. Infatti, attraverso una dieta sana puoi influenzare sia la quantità che la varietà dei batteri presenti nel tuo intestino. Un'alimentazione ricca e variegata, che includa abbondanti porzioni di frutta, verdura, legumi, cereali integrali e regolarmente frutta a guscio o semi, favorisce una flora intestinale diversificata. Al contrario, una dieta monotona aumenta il rischio di avere una flora intestinale poco diversificata. Questa condizione è indesiderabile perché la diversità è essenziale per assorbire adeguatamente i nutrienti e per il corretto funzionamento del sistema immunitario.

Oltre a una dieta varia, anche le fibre alimentari svolgono un ruolo fondamentale. Queste fibre, una volta nell'intestino, stimolano la produzione di butirrato da parte di specifici batteri. Il butirrato è un nutriente essenziale per mantenere la salute della parete intestinale.

Se la tua alimentazione è povera di varietà e di fibre, rischi di avere un microbioma squilibrato. Un'analisi del microbioma può aiutarti a capire se questa è la tua situazione.

L'interesse per le azioni che possiamo intraprendere per influenzare la composizione del nostro microbioma è in costante crescita. Per saperne di più su alimentazione e microbioma, ti consigliamo di guardare questo video di BNNVARA che illustra come mettere in pratica i consigli ricevuti dopo un'analisi del microbioma.

Tipi di batteri nel microbioma

Esistono diverse famiglie batteriche, chiamate anche phyla. All'interno di ogni phylum ci sono diversi generi (a volte, meno correttamente, chiamati specie). Di seguito descriviamo i principali gruppi di batteri analizzati nel nostro studio sul microbioma.

Firmicutes

Nella popolazione occidentale, questo è il gruppo batterico più comune. All'interno di questo gruppo, le specie più frequenti sono:

• Anaerostipes
• Blautia
• Dorea
• Flavonifractor
• Lactobacillus
• Pseudo-butyrivibrio
• Roseburia
• Ruminococcus
• Sarcina

Alcune di queste specie batteriche sono fortemente correlate alla salute. La più nota è il Faecalibacterium prausnitzii, che può rappresentare fino al 20% di tutti i batteri intestinali e ha proprietà antinfiammatorie. Se hai bassi livelli di Faecalibacterium prausnitzii, è consigliabile verificare la presenza di infiammazioni intestinali attraverso un test della calprotectina fecale. Questo test rileva la presenza di marcatori infiammatori nelle feci. Inoltre, il Prausnitzii è importante per la produzione di butirrato, un nutriente essenziale per le cellule intestinali e per la salute dell'intestino. Un'altra specie di questo gruppo è la Christensenella minuta. Uno studio condotto su 977 volontari ha mostrato che le persone con alti livelli di questo batterio hanno più frequentemente un basso indice di massa corporea (BMI), quindi meno problemi di sovrappeso.

Bacteroidetes

Questo è il secondo gruppo più comune nella popolazione occidentale. Nelle popolazioni non occidentali, è solitamente il gruppo più comune. Si tratta per lo più di batteri a forma di bastoncello. Le specie più comuni sono Prevotella, Alistipes e Bacteroides. Molte altre specie di questo gruppo non si trovano solitamente negli individui sani, poiché molte di esse (ma non tutte) sono considerate batteri nocivi.

Actinobacteria

Questo gruppo rappresenta solitamente solo una piccola percentuale di tutti i batteri presenti. Le specie più note sono Collinsella e Bifidobacteria. Le Bifidobacteria sono particolarmente conosciute per essere presenti negli yogurt probiotici e negli integratori probiotici. 

Proteobacteria

Anche questo gruppo batterico non è molto comune. Le specie più note sono Escherichia Coli (E. coli) e Helicobacter pylori. Esistono molti tipi di batteri E. coli che non causano danni, ma l'associazione più nota con questo batterio è quella con l'intossicazione alimentare. Anche l'Helicobacter pylori ha una cattiva reputazione ed è associato alle ulcere gastriche. La maggior parte dei Proteobacteria non è benefica per la nostra salute. Altri esempi noti sono Salmonella e Campylobacter, entrambi associati all'intossicazione alimentare. Tuttavia, non tutti i Proteobacteria sono dannosi. Ad esempio, la Sutterella wadsworthensis è un Proteobacteria spesso presente negli individui sani.

Verrucomicrobia, Akkermansia

Il batterio più noto di questo gruppo è l'Akkermansia muciniphila. Questo batterio è presente in circa il 90% della popolazione e svolge un ruolo cruciale nella salute della parete intestinale. Se viene prodotto troppo muco dalla parete intestinale, l'Akkermansia lo degrada. Inoltre, questo batterio ha proprietà antinfiammatorie e diversi studi hanno associato l'Akkermansia alla riduzione del rischio di obesità, cancro al colon e autismo. Se non si possiede questo batterio, la sua funzione viene spesso assunta da altri batteri. Ecco perché una elevata diversità batterica è così importante. Quando nell'intestino sono presenti molte specie batteriche diverse, è più probabile che si raggiunga un equilibrio. Se non si possiede il batterio Akkermansia, potrebbe essere utile effettuare un test della zonulina per valutare la funzionalità della parete intestinale.